Quasi 3000 metri di dislivello per uno dei più tosti percorsi da noi proposti per la road bike. Tre salite, una più dura dell'altra, completano un anello molto amato soprattutto dagli scalatori.
Questo itinerario propone una variante al classico anello del Monte Velo, allungandone il chilometraggio e la difficoltà. Dopo la scalata al Passo Santa Barbara si scende verso Ronzo-Chienis, ma si torna subito a salire verso un altro valico, immersi negli orti della Val di Gresta. Al Passo Bordala comincia una lunga discesa che conduce ai piedi del Monte Bondone, la montagna che domina Trento. Un'ulteriore salita porta alle Viote del Bondone, a quota 1570 metri. Il ritorno verso il Garda avviene attraverso la Valle di Cavedine.
Un percorso molto impegnativo, pensato per coloro ai quali piace fare fatica. Tre salite per veri grimpeur, premiate da tre discese molto piacevoli. Chi volesse risparmiarsi l'ultima ascesa può fare ritorno dalla Vallagarina, ma per questa variante rimandiamo al corrispondente itinerario.
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Tutte le salite di giornata sono molto dure, ma sono ricche di tornanti: sfruttiamoli al meglio per prendere fiato tra un'erta e l'altra!
Il nostro percorso parte da Riva del Garda. Percorrendo la ciclabile in direzione nord raggiungiamo prima il centro di Arco e in seguito la frazione di Bolognano. A questo punto seguiamo le indicazioni per il Monte Velo. Inizia quindi la prima salita di giornata, che ci conduce al Passo Santa Barbara. La salita è lunga ed impegnativa, alcuni tratti presentano pendenze ben superiori al 10%. Verso metà salita, appena superato il tratto più duro, troviamo una fontana che ci permette di riempire la borraccia. Rimontiamo in sella e superato la località di Velo giungiamo a Passo Santa Barbara, dove troviamo un'altra fontana. Inizia ora la discesa, ma il piacere dura solo qualche chilometro. Dopo un paio di tornanti, infatti, incontriamo l'abitato di Ronzo-Chienis, il comune più importante della Val di Gresta. Abbandoniamo quindi la strada provinciale prendendo la seconda a sinistra, scendendo fra le case. Giunti allo stop svoltiamo a sinistra e riprendiamo a salire, questa volta verso Passo Bordala. L'ascesa è più breve della precedente, solo poco più di 3 chilometri, ma le pendenze non accennano a diminuire. La successiva discesa, invece, misura ben 14 chilometri: i primissimi su strada stretta, i restanti su strada molto larga. Circa a metà discesa incontriamo un bivio, al quale giriamo a sinistra. Costeggiamo il lago di Cei, originatosi da una frana di grandi dimensioni che chiuse la piccola valle ostruendo il deflusso dell’acqua. Giunti a un altro bivio giriamo ancora a sinistra, direzione Viote. Iniziamo quindi la terza salita di giornata, più lunga delle precedenti. Attraversiamo gli abitati di Cimone e di Garniga, salendo sulle pendici del Monte Bondone. Superato l'abitato di Garniga Terme possiamo tirare il fiato per qualche chilometro, in quanto la strada spiana e addirittura in qualche tratto scende. In località Garniga Vecchia cambiamo nuovamente rapporto e saliamo agili, dato che la pendenza è tornata nuovamente ad aggirarsi attorno all'8%. Raggiungiamo la nostra vetta, ovvero la piana delle Viote del Bondone. Alla nostra destra possiamo ammirare la famosa Cima Palon. Giriamo a sinistra allo stop e iniziamo la discesa che ci porta in Valle di Cavedine. Giunti sulla SP84 svoltiamo a sinistra e attraversiamo il comune di Cavedine. Procediamo in leggera salita fino al Passo S.Udalrico, dove comincia la discesa verso Drena e verso Dro. Alla rotonda proseguo diritto, attraversiamo l'abitato di Dro e della sua frazione Ceniga. Prima di incontrare la statale, sulla destra, imbocchiamo la ciclabile che costeggia il fiume Sarca e che ci conduce dritti dritti al punto di partenza.
Per informazioni aggiornate su orari e tratte
Riva del Garda e Torbole sul Garda sono raggiungibili anche con il servizio di navigazione pubblica.
Ulteriori parcheggi a pagamento: Giardini di Porta Orientale, Terme Romane, Viale Lutti (Ex. Agraria), Monte Oro, centro commerciale Blue Garden
Le uscite in sella alla vostra bici da corsa, che siano solitarie o in compagnia dei vostri amici, richiedono abbigliamento e attrezzatura specifica. Anche in occasione di uscite relativamente brevi e agevoli, è sempre meglio essere ben equipaggiati per non incorrere in spiacevoli imprevisti come un temporale improvviso o un calo di energia.
Non paragonare la bici da corsa alla mtb: salite che risultano essere facilmente percorribili con una mountain bike potrebbero non esserlo in sella a una road bike. Le differenze tecniche fra i due tipi di bicicletta, infatti, potrebbero rendere certe pendenze proibitive per molti appassionati.
Ricordati inoltre di valutare bene il tipo di percorso che stai affrontando, le località che prevedi di attraversare e la stagione in corso. Il Garda Trentino è ricco di gallerie, all'interno delle quali è molto importante rendersi ben visibili. Ha piovuto? Attenzione! La vernice delle linee bianche e delle strisce pedonali risulta molto scivolosa.
Cosa portare con se durante un'uscita in bici da corsa?
Lasciate sempre detto a qualcuno dove siete diretti e quanto tempo avete previsto per la vostra escursione.
Infine il numero telefonico in caso di emergenza è il 112